mercoledì 30 gennaio 2008

inizia ufficialmente la collaborazione con Indie-eye


Ecco qua l' indirizzo per consultare le recensioni curate dallo staff di undertrack e inserite nell' apposita categoria self-signed
http://www.indie-eye.it/recensore/category/self-signed



La prima recensione si occupa dei fuh ed è curata da Michele Baldini.
A questo indirizzo:
http://www.indie-eye.it/recensore/2008/01/30/fuh-intext

domenica 27 gennaio 2008

undertrack con i le mòn

sabato 19 gennaio 2008

undertrack coi gli egon

comunicazioni varie disservizio

Che dire, come i nostri fedelissimi ascoltatori/frequentatori/visitatori avranno avuto modo di percepire le cose dall' inizio dell' anno per Undertrack non sono andate benissimo, e nell' ordine è accaduto:
- la puntata di venerdi 11 gennaio non è potuta andare in differita, in quanto il file è rimasto intrappolato in redazione di Punto Radio, ci scusiamo soprattutto con gli Egon, aggiungendo che comunque sarà subito diffusa attraverso tutti i nstri canali, e quindi andrà in onda su radioradicchio, fusoradio e su questo blog questa settimana.
- La serata live del 17 ha subito una catastrofica variazione, nel senso che i bud spencer drunk explosion non hanno potuto esserci a causa della maledetta influenza, per uno dei loro componenti. Gli Zu però ci sono stati e hanno suonato da par loro.
- La puntata ultima scorsa invece (il 18) ha visto invece venire meno all' invito degli oblio d' assenzio, a causa di impegni di lavoro, ci ripromettiamo di reinvitarli.
Nel frattempo noi continuiamo con la solita verve ad andare avanti

giovedì 10 gennaio 2008

Bud Spencer Drunk Explosion.

martedì 8 gennaio 2008

undertrack con i bud spencer drunk explosion


ecco qui la puntata di venerdi 4 gennaio, ospiti in studio i bud spencer drunk explosion da Firenze!!!

giovedì 3 gennaio 2008

Le Ricette dei Jean Paul Belmondo

mercoledì 2 gennaio 2008

Magic Babyet - Nothing seems what it is

Si chiamano Magic Babyet e vengono da Bologna, il che per Undertrack è un po un' espatriata, anche se in realtà è a Firenze che ho conosciuto il gruppo, in quel della Flog, durante le semifinali del Rockcontest, proprio di quest' anno, ebbene, io allora concorrente come loro, oggi (re)censore, mi trovo (a dire il vero un po' imbarazzarato) a giudicare il loro primo ep autoprodotto, Nothing Seems what it is.
Ecco, verrò subito al punto, l' ep non è male, non è male affatto, ma dal vivo mi piacquero di più. Francesca cantante e chitarrista in realtà è un personaggio molto eclettico, cha ha una gran voce (per davvero mammamia), sa suonare, e sa stare sul palco, questo è quanto. Il resto lo trovo un po' di contorno, e sa di "buona la prima!". Ovvero, le 4 canzoni contenute in questo disco sono carine, alcune più di altre, mi piacciono la prima, che propongo come singolo, Hi man e la seconda Mirror (messe forse non a caso in cima alla tracklist), si va da un solido rock grungereccio targato anni 90 ad una ballad a due tempi molto dolce, sempre ascrivibile comunque a quel filone. Il fatto è che non riescono a travolgermi come vorrei che facessero, il suono non arriva mai alla saturazione, la carica non esplode e tutto rimane a metà strada tra la pura istintività e (ahimé) l' ovvio. Soltanto la voce riesce a tenere tutto insieme, a volte con fatica, altre più facilmente.
Ci sono diverse buone idee, ma in un progetto ambizioso non bastano, insomma potevano essere sfruttate meglio.
Giusto per fare un paragone mi ricordano altri due gruppi emergenti toscani, che godono di un certo richiamo, almeno qua, passati tutti e due dal rockcontest peraltro (i secondi due volte e la seconda proprio quest' anno, vincendolo), i Baby blue (per i pezzi più lenti) e i Kill the Nice Guy (per quelli più grunge), voci e suoni molto vicini. Beh questo è tutto, sono un po' dispiaciuto perché lo ripeto, vedendoli e sentendoli dal vivo mi erano piaciuti molto e trovando scritto sul retro del cd che la registrazione era stata fatta all' alpha dept di Bologna con Francesco Donadello (dei Giardini di Mirò) alla produzione (beh del suo in fondo si sente), sinceramente, mi aspettavo qualcosina di più.

Michele Baldini